
Aldo Del Gratta, o come avrebbero detto in un passato remoto, Aldo dei Del Gratta, nasce a Pisa in un lontano anno 51 dell’altro secolo; nasce a Pisa perché a quei tempi, venendo dal contado, si nasceva tutti in Città e più precisamente in Via Roma all’ombra della Torre Pendente, ovvero il civico ospedale.
Da allora ha sempre vissuto in Pontasserchio e dintorni, fra Limiti e Pappiana, tre antichi borghi insignificanti al resto del mondo ma che affondano le proprie radici nel più lontano medio evo; tre paesi della campagna pisana vicini ai monti che come dice l’Alighieri “i pisani veder Lucca non ponno”, e qui, venendo da Corliano, i Del Gratta hanno sempre vissuto, almeno dal 1600.
Dalla vita agreste ha assimilato il lento incedere delle stagioni, il valore della vita serenamente vissuta e il rapporto di personale amicizia con le genti, persone del mondo reale; cose che ahimè oggi si riscoprono con sempre maggiore difficoltà anche nei piccoli paesi di campagna.
Impegnato fin da giovane nell’associazionismo cattolico, qui 4ha scoperto l’impegno verso gli ultimi e i più bisognosi, è stato, successivamente, impegnato in prima persona nella vita politica del suo comune, San Giuliano, come della provincia, e il suo impegno si è concretizzato tanto in politica quanto nelle multiformi articolazioni della società sociale.
In politica, come vi è entrato, vi è anche uscito, allorquando orfano del Compromesso Storico ha capito che quei valori maturati in gioventù appartenevano, ormai, solo alla propria esperienza personale, e non alla politica sempre più intrisa di partitismo.
Nel 1968 conobbe una ragazza, Patrizia, con la quale condivise uno stesso progetto di vita ed un comune percorso formativo, ed oggi con quella ragazza è felicemente sposato da oltre cinquant’anni, la loro vita è stata allietata dalla nascita di Romina ed Emanuele che con i due nipoti, Gianmarco e Leonardo, sono lo scopo della loro esistenza.
Ha trascorso tutta la propria vita lavorativa come tecnico ad Ingegneria Nucleare, andato in quiescenza ha continuato ad impegnarsi in realtà private nate come incubatore d’impresa.
Quando, nelle stagioni della vita, sono arrivati i primi venti settembrini ad accarezzargli lo spirito, ha mollato tutto e si è messo a scrivere.
Scrive di quello che sa, e che in parte ha vissuto, con semplicità e positività, raccontando che la vita è bella e merita di essere vissuta appieno.
AVEVO FIN DA BAMBINA ED HO TUTTORA, UN SOGNO, IL SOGNO DI UN PRINCIPE AZZURRO. MA PURTROPPO QUEL PRINCIPE AZZURRO NON SI E’ ANCORA ACCORTO DI ME, IO CON QUEL PRINCIPE AZZURRO VOLEREI VIA DA SASSETTA, CON LUI VOLEREI PER CIELI E PER MARI, CON LUI ANDREI SULLA LUNA, A QUEL SOGNO SONO RIMASTA ATTACCATA E FEDELE IN ATTESA DI UN BACIO CHE MI FACCIA SUA, ECCO TUTTO QUI. (tratto da L’ORO DI SASSETTA)
Spesso i sogni, nella vita, si concretizzano, dipende solo da quanto ci crediamo e da quanto aneliamo affinché si possano realizzare.